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Con troppa burocrazia, la professione non ha futuro.

Siamo costantemente sommersi da incombenze di ogni genere, indubbiamente legittime, quali il tracciamento dei dati dei dispositivi sanitari e la registrazione dell’esposizione alle radiazioni, solo per citare le più recenti.

La gestione di queste stesse incombenze non può ricadere esclusivamente sull’operato dei medici e degli odontoiatri liberi professionisti, tra software dedicati e fogli di calcolo di ogni tipo.
Proseguendo su questa strada, ben presto si potrà dedicare solo una quota sempre più marginale al delicatissimo rapporto col paziente, che invece dovrebbe essere prioritario.

È necessario un cambio di rotta per invertire questa tendenza.

AMOlp e Andiamoinordine chiedono alle istituzioni politiche e sanitarie una celere risoluzione di queste problematiche, che consenta ai medici e ai medici dentisti di esercitare la propria professione.
Riteniamo sia indispensabile alleggerire la professione da un punto di vista burocratico, snellendo il carico, ormai insostenibile, di incombenze, costi, scadenze e proroghe di ogni genere. Un intervento di questo tipo è l’unica soluzione per consentire di ristabilire pienamente il rapporto tra medico e paziente, offrendo a quest’ultimo tutta l’assistenza necessaria con maggiore serenità.

È urgente sviluppare un dibattito democratico su questi temi, che metta in luce e rispetti le necessità di tutte le parti coinvolte.
Auspichiamo che in futuro tutte le organizzazioni di categoria interessate abbiano la possibilità di essere ascoltate e coinvolte ufficialmente dalle istituzioni, su temi fondamentali per lo sviluppo e la sopravvivenza stessa della professione.

Dott. Sergio Di Martino – Presidente AMOlp
Dott. Nunzio Cirulli – Presidente Andiamoinordine

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https://www.odontoiatria33.it/lettere-al-direttore/24527/con-troppa-burocrazia-la-professione-non-ha-futuro.html